Dall’alto dei suoi 505 mt sul livello del mare, il paese marchigiano di Cupramontana offre una visione mozzafiato sull’intera vallata sottostante, permettendo di ammirare la catena appenninica, il verdeggiante susseguirsi di colline, ulivi e vigneti e uno scorcio di mare Adriatico.

Cupramontana però non è solo natura e buon vino, ma è anche la terra natale del celebre incisore Luigi Bartolini, autore del film “Ladri di biciclette”. Per poter esplorare al meglio Cupramontana, ecco una lista di 5 cose da fare e vedere.

5 cose da fare a Cupramontana: tra buon cibo e natura

Una volta giunti a Cupramontana, ci si può subito immergere nella realtà genuina e affascinante del piccolo paese esplorando il centro storico che si snoda attorno ad un piazzale suggestivo.

Cupramontana è un paese abbastanza piccolo, di appena 5000 persone; ci si può dunque lasciar coccolare dall’atmosfera rilassata e quasi surreale tipica delle realtà piccole, pressoché incontaminate dalla frenesia moderna.

Cosa c’è di meglio di un buon bicchiere di vino sorseggiato dopo una lunga passeggiata? Cupramontana è considerata la capitale del Verdicchio, il terzo vino bianco italiano più esportato al mondo. Le cantine presso le quali si può degustare un ottimo calice di Verdicchio sono numerose; une delle più rinomate è la Cantina Colonnara, produttrice di vini e spumanti di elevata qualità. Oltre alla degustazione, viene offerta anche la possibilità di esplorare l’interno suggestivo delle cantine.

Se si è interessati al mondo del vino, visitare il Museo dell’Etichetta di Cupramontana è un passaggio obbligato. Il museo, situato all’interno delle Grotte di Santa Caterina, raccoglie le etichette di bottiglie di vino provenienti dal tutto il mondo.

La bellezza paesaggistica che circonda Cupramontana la rende una tappa ideale anche per gli amanti della natura e del trekking. Sono stati infatti creati tre sentieri, con grado di difficoltà crescente, per permettere un’esplorazione piacevole e completa della natura di Cupramontana. Nel periodo estivo vengono messe a disposizione delle e-bike.

Immergersi nel ricco patrimonio naturale può essere un’esperienza rigenerante, soprattutto quando si ha la consapevolezza che ci si potrà rifocillare con dell’ottimo cibo! Il centro storico di Cupramontana è disseminato di ristoranti e trattorie dove non si può fare a meno di recarsi per gustare la cucina tipica marchigiana.

Cosa vedere a Cupramontana: 5 tappe all’insegna di arte e cultura

A Cupramontana si possono trovare numerose chiese, una più suggestiva dell’altra. Si può visitare l’elegante e maestosa Chiesa di San Lorenzo, costruita in stile neoclassico, e la Chiesa di San Leonardo, con la sua facciata austera e la sua ricchezza storica. All’interno infatti si possono trovare una croce d’argento risalente al 1400, reliquie e sculture lignee ad opera di Andrea Scoccianti.

Imperdibile è anche il centro storico di Cupramontana, dove si possono vedere Piazza IV Novembre, cuore pulsante del paese, e il Palazzo Comunale. Quest’ultimo, detto anche Palazzo del Maestrato, è un palazzo settecentesco costruito in stile neoclassico. Al suo interno si possono trovare ben ottanta incunaboli (libri stampati con la tecnica a caratteri mobili), qualche centinaia di edizioni del 1500 e un Centro Documentazione dedicato a Luigi Bartolini.

Tappa irrinunciabile è anche il MIG, Musei in Grotta. Si tratta di un complesso museale che si snoda all’interno delle Grotte di Santa Caterina. Sono inclusi l’Ufficio Turistico, il già citato Museo dell’Etichetta, la Cineteca, la Strada dei Sapori, l’Enocupra e l’Horto de I Semplici.

eremo cupramontana
l’Eremo dei Frati Bianchi

Allontanandosi dal centro e immergendosi nel verde si può andare a vedere l’Eremo dei Frati Bianchi, una struttura anticamente appartenuta ai Frati Camaldonesi, che l’hanno abitata per ben quattro secoli. Questo monastero incastonato nella roccia è situato nel mezzo del bosco, posizione che gli dona un fascino particolare. La struttura oggi è privata, ma prenotando per tempo c’è la possibilità di dormire in una delle dodici celle appartenute ai monaci per vivere un’esperienza ancora più immersiva.