Tra le tante caratteristiche località e borghi che la bella Emilia-Romagna mette a disposizione dei suoi ospiti, vi è Mondaino. Ecco un luogo scovato tra tanti viaggi adatto per tutti coloro che amano e vivono per viaggiare alla scoperta di bei luoghi in cui respirare il profumo dell’arte, della cultura e della storia.

Eccovi le 10 cose più belle da vedere in questo paesino di 1.300 abitanti al confine tra le Marche e la Romagna a 40 km da Rimini.

Mondaino: cosa vedere

  • La rocca malatestiana

La prima tappa imperdibile nell’itinerario è la rocca della linea difensiva della Signoria Malatestiana risalente al XIV sec. I suoi 13 torrioni, la cinta muraria e i camminamenti sotterranei, la rendono una location per notti d’altri tempi. In una delle sale è possibile ammirare l’affresco de “La Madonna del Latte” del XV sec. Consigliate sono il raggiungimento della terrazza da cui godere di un panorama mozzafiato e l’accesso nelle sue fondamenta tra i vari passaggi segreti.

  • Il museo paleontologico

Per gli appassionati della Paleontologia, nella stessa suggestiva Rocca Malatestiana è allestito un museo che custodisce i fossili di fauna e flora risalenti all’età del Miocene ritrovati nel tempo nei dintorni di Mondaino. Ben 21 specie diverse di pesci fossili non si possono vedere in nessun’altro luogo. Nell’organizzare l’itinerario da tener conto che il martedì è l’unico giorno di chiusura.

  • Piazza Maggiore

    Il cuore pulsante del borgo è Piazza Maggiore, la quale affonda le sue radici nel 1800, facilmente ravvisabili dal porticato neoclassico e dalla via centrale che si snoda dalla piazza. Inoltre, la piazza ospita ogni anno il Palio del Daino, uno degli eventi cult del borgo e dei suoi dintorni.
piazza maggiore mondaino
Piazza Maggiore
  • Porta marina

L’accesso al paese, all’epoca dell’egemonia dei Malatesta, era garantito dalla Porta Marina, un pittoresco punto di accesso alla città molto importante per i suoi traffici commerciali. Ancora oggi, essa è visibile perché perfettamente conservata anche grazie all’ammodernamento che ha subito conseguentemente al volere di Sigismondo Malatesta.

  • Mulino della Porta di Sotto

Un punto di cultura storica ed enogastronomica di spicco dell’intero borgo è sicuramente il Mulino della Porta di Sotto, un vero e proprio mulino che oggi ospita delle fosse impiegate nella stagionatura del Formaggio di Fossa.
Oltre a ciò, esso è anche un rinomato punto vendita di olio extravergine d’oliva, salumi, birre artigianali nonché mieli biologici.

  • Arboreto di Mondaino

A pochissimi chilometri di distanza dal centro cittadino sorge un ex Arboreto riguardante la flora mediterranea, ampio circa 9 ettari di boschi e foreste, includendo uno stagno e molteplici sentieri che lo attraversano in lungo e in largo.

Al suo interno sono contenute alcune delle piante più rappresentative della macchia mediterranea, esposte con grande cura e attenzione ai dettagli.

  • Il laboratorio del mosaico

Il Laboratorio del Mosaico è una vera e propria attrazione della cittadina romagnola: voluto dai proprietari, esso è un punto culturale in quanto dedicato all’arte e all’impiego del mosaico in diversi stili appartenenti all’architettura contemporanea.

Il Laboratorio offre la possibilità di approfondire la sua storia e i suoi obiettivi per mezzo di tour o corsi finalizzati all’apprendimento di questa speciale tecnica artistica.

  • Il museo delle maioliche

La tradizione delle maioliche mondainesi è davvero molto antica e ben radicata nel cuore dei cittadini. I lavori e gli scavi in città, specialmente nell’area della Rocca Malatestiana, sono stati molteplici, i quali hanno portato alla luce diversi frammenti artistici risalenti al XIV e al XVII secolo.

In tale museo, oltre a collezionarli, vengono fornite tutte le informazioni dettagliate sul loro ritrovamento, nonché le loro funzioni e le modalità di costruzione impiegate.

  • Il convento di San Francesco

Nelle immediate vicinanze del centro storico sorge una delle chiese presenti a Mondaino, ovvero il convento dedicato a San Francesco d’Assisi risalente al XIII secolo.

Tale edificio religioso ha una notevole rilevanza storica, dal momento che fu la sede dell’accordo di pace firmato da Federico da Montefeltro e da Sigismondo Malatesta, evento riportato anche nei principali volumi di storia.

  • Chiesa di San Michele Arcangelo

Restando in tema di edifici religiosi, è degna di una menzione anche la chiesa di San Michele Arcangelo, una delle strutture più belle a livello architettonico. Risalente al ‘700, essa racchiude in pochissimi metri quadrati degli spazi interni permeati da modestia e semplicità, regalando ai visitatori un’atmosfera molto particolare.

Secondo una popolare leggenda, un tempo la chiesa risultava essere un tempio in memoria della dea Diana, protettrice della caccia.