Lungo il Cammino di Santiago, si possono ammirare luoghi spettacolari, ma anche la città della Galizia è tutta da scoprire, con monumenti, musei e un bellissimo centro storico.

Proprio questo è considerato Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO ed è un centro importantissimo di incontro multiculturale proprio perché si trova in fondo a un percorso che sin dal Medioevo viene fatto ogni anno da migliaia di persone provenienti da tutto il mondo.

La Cattedrale di Santiago de Compostela

Il primo elemento che vale la pena di visitare in città è la grandiosa Cattedrale, che è stata edificata nel XIII secolo nel luogo dove secondo la tradizione sarebbe stato seppellito l’apostolo Giacomo, che è il patrono della Spagna. Il che lo rende il più importante fra i luoghi sacri in questa terra.

L’Obradoiro con l’enorme facciata barocca è sormontato da una statua che rappresenta San Giacomo e da secoli lascia senza fiato i pellegrini che vengono accolti nel Portico della Gloria, un capolavoro romanico attribuito a Maestro Mateo, dove si trovano 200 statue che rappresentano personaggi del Vecchio Testamento, del Nuovo e i Santi.

La tradizione vuole che prima di visitare la chiesa si abbracci la statua di San Giacomo che si trova dietro l’altare maggiore e si baci il suo mantello d’argento. Sotto il pavimento della cappella, si trova la cripta dell’apostolo che custodisce quello che dai fedeli è ritenuto essere il corpo del Santo.

Annesso alla Cattedrale c’è anche il museo, dove si può ammirare la collezione degli arazzi e degli oggetti sacri del suo tesoro, oltre le spiegazioni sulla sua costruzione e le tecniche utilizzate, in quello che è parte della sede vescovile di Palazzo Gelmirez.

Anche se la fila è molto lunga, si possono visitare i tetti della Cattedrale di Santiago de Compostela, da cui si vede tutto il paesaggio intorno alla città, con i monti e l’ultimo tratto del cammino. Seguendo un percorso che porta lungo il perimetro, si incontra anche la Cruz Dos Ferrapos, la croce medievale che veniva utilizzata dai pellegrini nel rituale di purificazione dove venivano bruciati i loro abiti lisi.

Le piazze della città galiziana

La piazza che si trova davanti alla Cattedrale ospita anche l’Hostal dos Reis Catolicos del XVI secolo, il Palazzo de Raxoi dove si trova il municipio e il collegio dedicato a San Xerome.

Dietro la Cattedrale, invece, si trova la seconda piazza più importante in città, che si suddivide in Quintana di Vivos e Quintana de Mortos, perché un tempo era il luogo dove venivano sepolti i defunti. A ovest, proprio sullo spigolo della piazza, si trova l’orologio della Cattedrale che è chiamato Berenguela. Molto interessante anche la Porta Santa della Cattedrale che affaccia su questa piazza e che viene aperta soltanto durante gli anni di Giubileo.

A sud di Santiago de Compostela si trova poi la piazza degli Argentieri, con la splendida Fuente de los Caballos del 1825 e la facciata barocca innalzata nel 1758 della Casa del Cabildo, solo ornamentale.

Da vedere c’è il Museo dei Pellegrinaggi dove si possono ammirare reperti storici a ricordo del percorso fatto nei secoli dai devoti e molte notizie su come questi abbiano influenzato l’architettura e la topografia della città.

Cosa vedere a Santiago de Compostela: il centro storico e il mercato

II centro storico chiamato Casco Historico, con il suo impianto medievale è punteggiato da stradine e piazzette, con le caratteristiche fontane e le facciate monumentali dei monasteri delle chiese, alternati da locali dove gustare gli snack locali e le tapas.

L’Abastos è il mercato, con centinaia di bancarelle comprese quelle degli agricoltori, dove si possono trovare i prodotti tipici della zona e il formaggio tetilla e le empanadas. Per i veri buongustai è il posto migliore per gustare il pulpo a feira, una specialità galiziana a base di polpo, servita in taglieri.

A poca distanza dal centro si trova il Parco dell’Alameda, un’area verde su cui domina la vista spettacolare della Cattedrale, a poca distanza dal Centro Galiziano di Arte Contemporanea, realizzato dall’architetto portoghese Alvaro Siza a fianco del convento di Santo Domingo de Bonaval.

Da non perdere è la spettacolare architettura progettata dall’americano Peter Aisenmann, che ospita la città della cultura in pietra, vetro e acciaio, con la biblioteca e il museo annessi.

L’antico convento dedicato a Santo Domingo de Bonaval ospita il Museo de Pobo Galego, dedicato alla cultura galiziana, alla sua musica, ai costumi e all’architettura, oltre che alla sua storia.

Anche se probabilmente il percorso per raggiungere Santiago De Compostela è stato lungo, non ci si può esimere da fare ancora pochi chilometri per raggiungere il Monte de Gozo, da dove è possibile avvistare la Cattedrale. Era il luogo da cui storicamente i pellegrini scoprivano di essere arrivati finalmente alla meta.

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