Il Rifugio Vajolet è un punto di riferimento per gli appassionati di trekking e per tutti coloro che desiderano fare delle escursioni in val di Fassa sulle Dolomiti del Catinaccio. Scopriamo qualche dettaglio in più su questo luogo immerso in un panorama suggestivo, quali opportunità offre e, soprattutto, come arrivarci.
Cosa tratteremo
Il Rifugio Vajolet: crocevia per numerose escursioni
Il rifugio Vajolet è stato costruito nel 1897 e successivamente ampliato a inizio ‘900. Oggi è proprietà dalla Società Alpinisti Trentini. Si trova sopra le Porte Neigre e rappresenta un vero e proprio crocevia con diverse vie attrezzate, camminate ed escursioni tra cui scegliere.
Infatti, è un perfetto punto di partenza per numerosi percorsi con differenti difficoltà: dal rifugio è possibile optare per itinerari più facili oppure strade di media difficoltà, come Passo Santner o Catinaccio d’Antermoia.
Inoltre, è il centro ideale anche per gli appassionati di arrampicate, presso Punta Emma, Catinaccio e Torri del Vajolet. L’itinerario verso le Torri è uno dei più complessi e affascinanti: le Torri del Vajolet, con ai loro piedi il rifugio di Re Alberto, sono considerate due cime simbolo della Val di Fossa, famose per la forma inconfondibile e per la loro bellezza.
Inoltre, dal rifugio Vajolet è possibile raggiungere molti altri rifugi, come ad esempio il rifugio Passo Santner, passo Principe, Antermoia o Roda di Vael.
Rifugio Vajolet: come arrivarci?
Per accedere al Rifugio Vajolet ci sono diverse possibilità. In primo luogo, è possibile raggiungerlo da località Vigo di Fassa prendendo la comoda funivia per Ciampiede. Da qui, si dotrà percorrere una pratica stradina forestale per 40 minuti: una volta arrivati al rifugio Gardeccia, si potrà continuare a camminare lungo una strada sterrata per 1 ora, fino al Rifugio Vajolet.
Questo percorso non è particolarmente impegnativo e presenta un dislivello di 300 m. In alternativa, è possibile arrivare al rifugio Gardeccia per mezzo di un servizio di bus navetta in 20 minuti, lasciando l’automobile presso Pera di Fassa, e poi proseguire verso il Rifugio Vajolet tramite il sentiero 546. Si tratta di due percorsi abbastanza semplici e adatti anche a persone non esperte.
Una camminata di media difficoltà prevede, invece, di lasciare la propria automobile a Muncion, per poi prendere la strada forestale 546 fino al rifugio Gardaccia, per poi proseguire sempre a piedi fino al rifugio Vajolet. Altri itinerari più difficili attraverso cui raggiungere la destinazione, sono i seguenti:
- dal passo Costalunga, percorrendo la strada per il rifugio Roda de Vael e poi Passo Cigolade;
- dalla malga Frommer attraversando il rifugio Coronelle, in località passo Coronelle;
- da Mazzin di Fassa, percorrendo la Val Udai o Val di Dona, passando per il rifugio Antermoia e per Passo Antermoia, Passo Principe e, infine, scendendo al Rifugio Vajolet.
Una volta arrivati, si rimane rapiti dal panorama del Catinaccio, con il suo caratteristico contrasto tra le rocciose guglie dolomitiche e la morbidezza della Val di Fassa.
Pernottare al Rifugio Vajolet: alcune informazioni
Il Rifugio Vajolet è un luogo ideale per pernottare nel cuore delle Dolomiti per 2-3 notti, dato che offre la possibilità di fare ogni giorno escursioni differenti ed emozionanti.
Uno dei suoi punti di forza è la presenza di camere anche di piccole dimensioni, da 1 a quattro posti, fino a quelle di grandi dimensioni, dai 5 ai 10 posti. Si tratta, quindi, di un luogo perfetto per soggiornare, sia per chi viaggia solo che in coppia, in famiglia oppure con una comitiva di amici.
Dispone di 40 camere, per un totale di ben 140 posti letto. Presso il rifugio Vajolet è possibile rilassarsi e rigenerarsi, scegliendo il servizio di mezza pensione o pensione completa e assaporando piatti tipici della zona. Il Rifugio è molto attrezzato e dispone anche di pietanze per celiaci e vegani.