Scoprire i paesaggi dell’Italia settentrionale regala sempre grandi sorprese, anche grazie al fatto che ci sono molte ciclovie con percorsi in ottime condizioni e strutturati per toccare i punti più affascinanti.

La Ciclovia dei Laghi rappresenta un complesso di piste ciclabili situate in Lombardia che attraversano le province di Lecco, Como e Varese per un totale di circa 160 km. Permette di esplorare non soltanto le sponde degli specchi d’acqua più grandi, ma anche di scoprire piccoli scorci poco noti della bellissima orografia di questa regione.

Il percorso ciclabile si svolge quasi completamente su piste dedicate, con alcuni tratti su strade secondarie con un traffico molto ridotto. Il che la rende interessante anche per le famiglie con bambini, che possono approfittare dei vari punti di ristoro e delle piazzole, da cui si gode una vista spettacolare.

Caratteristiche del percorso ciclabile

Quasi tutto il percorso prevede di attraversare zone con pendenza limitata alla portata di tutti, ma i tratti in pianura sono pochissimi. Di solito non si supera il 2% di inclinazione e quindi non è faticosa.

Se si parte dal versante ovest della Ciclovia dei Laghi, però, ad attenderci c’è subito una sorpresa non tanto gradevole, perché si devono affrontare 4 km con 5% di pendenza media. Ma non ci si deve far scoraggiare: infatti è l’unico tratto un po’ più duro.

Ci si muove nella Regione dei Laghi (ce ne sono 14, tutti di origine morenica). Si tratta di una zona che è stata abitata sin dalle epoche preistoriche per il suo clima favorevole e il terreno fertile. Lo testimoniano i ritrovamenti della cultura di Golasecca, della tarda età del bronzo.

È anche una zona densamente abitata e gran parte delle località e dei punti di partenza possono essere raggiunti in treno, con il Milano-Lecco.

Primo tratto della Ciclovia dei Laghi

La partenza ideale è quella dal Lago di Lugano o Ceresio, che con il suo profilo irregolare costituisce il punto di confine tra l’Italia e la Svizzera. Si affronta un primo percorso in salita relativamente impegnativo che sfocia nella Valcuvia e dopo circa 8 km permette di raggiungere il poco noto lago di Ghirla.

lago di ghirla

Per gli appassionati di geologia, a poca distanza da Cunardo si trova l’Orrido, un complesso carsico con molte grotte e cunicoli, che possono essere visitati con le guide tutto l’anno.

Lungo la valle, con una curva in direzione ovest ci si spinge verso il Lago Maggiore, separato da pochi chilometri di strada. Però a Cittiglio ci si imbatte in una deviazione, più o meno a 25 km dalla partenza e la strada va verso sud est. Si incontra quasi subito Gemonio, dove si può visitare la chiesa di San Pietro costruita su un rudere longobardo.

A circa 33 km dall’inizio del percorso con una deviazione si arriva a Biandronno, per visitare in barca l’isola di Virginia dove si trova un interessante sito archeologico.

Mancano appena 8 km per raggiungere la periferia di Varese. La Ciclovia dei Laghi non tocca questa località, tuttavia, volendo, si può girare intorno al lago in bicicletta e raggiungerla in poco tempo.

Da Varese a Como lungo la Ciclovia dei Laghi

La Ciclovia dei Laghi si fonde con la SP 36 e a 44 km dalla partenza, con una svolta in via Maccana si raggiunge la valle del fiume Olona, attraversando l’autostrada A8 con un percorso molto irregolare per raggiungere Castiglione Olona. Dopo una pausa ci si infila nella grande pineta di Appiano Gentile in provincia di Como e questo è il punto più a sud.

Si raggiunge una zona di colline dove si incrocia San Fermo della Battaglia, dove nel 1859 ci fu uno scontro tra i Cacciatori delle Alpi comandati da Garibaldi e gli austriaci. La città di Como è a poca distanza dietro una collina ripida, ma il percorso la aggira. Sulla sua sommità si può vedere il Castello Baradello.

Ultimo tratto della Ciclovia dei Laghi

Ci sono poi 35 km di tragitto da fare in direzione est con molti piccoli laghi come il Montorfano, il Serio, il Pusiano e l’Annone, per arrivare a Lecco. Anche se è un tragitto breve, i punti dove fermarsi per ammirare il paesaggio dei borghi che punteggiano questa zona e le numerose ville lo rendono impegnativo.

lecco

A Lecco si può prendere il battello e visitare tutti i luoghi cari al Manzoni, prima di doversi accontentare di un pezzo di percorso in strade abbastanza affollate, risalendo verso nord le montagne che ormai calano a picco su strade relativamente strette. È consigliabile fare in treno il tratto Lecco-Abbadia Lariano perché il traffico può essere molto intenso.

Siamo quasi arrivati alla fine della Ciclovia dei Laghi con il Borgo di Varenna a circa 142 km dall’inizio, che si trova proprio al centro della Y del Lago. È un posto molto suggestivo che si può visitare anche in battello. La ciclovia dei Laghi finisce a Colico Piano, dove è possibile visitare i forti Fuentes e Lusardi, due strutture militari usate nella Prima Guerra Mondiale.