Il nostro Paese è pieno di attrazioni visitabili con i nostri cari bambini: il loro divertimento abbinato alla possibilità di ampliare il loro bagaglio culturale è un mix importante affinché conoscano il patrimonio naturalistico italiano.

Una delle tantissime località esplorabili con i più piccoli è il Parco Naturale delle Grotte di Oliero: in questa breve guida turistica, pertanto, chiariamo innanzitutto l’ubicazione di questa location naturale, fornendo una panoramica su alcuni consigli utili che si possono adottare se si viaggia con dei bambini al seguito.

Immergiamoci subito!

Grotte di Oliero: come organizzare la visita

Prima di tutto, è doveroso fornire alcune informazioni circa l’ubicazione di questa località e i prezzi del biglietto d’ingresso.

Le Grotte di Oliero sono associate al Comune di Valbrenta, frazione di Oliero, localizzato a pochi chilometri da Bassano del Grappa.

Un ottimo compromesso per visitare le grotte sarebbe quello di abbinare la loro visita con quella dei musei associati: tuttavia, è da tenere conto che l’intera attività potrebbe portare via mezza giornata. Per questo, è importante organizzarsi per effettuare un pic-nic e consumare qualcosa di frugale onde evitare perdite di tempo.

La tariffa d’ingresso è di 10 € per gli adulti, mentre i bambini dai 5 ai 12 anni pagano il ridotto, che si assesta sugli 8 €; nonostante non sia richiesta la prenotazione, è sempre meglio consultare il sito web ufficiale per stabilire l’orario di ingresso, il quale potrebbe variare a seconda del periodo dell’anno.

La visita alle Grotte di Oliero con i bambini dev’essere progettata nei minimi dettagli: innanzitutto, è bene indossare un abbigliamento sportivo e comodo, con scarpe da ginnastica e possibilmente un k-way, dato che la temperatura delle grotte si aggira intorno ai 12°C.

Una delle peculiarità che piacerà soprattutto ai bambini è il lussureggiante parco che circonda le grotte: esso, infatti, è totalmente immerso nella natura più selvaggia, composta anche dal fiume Oliero, che si estende per soli 300 metri.

L’intero parco è composto da vari sentieri per permettere una visita sicura e senza problemi di sorta: il Sentiero Natura permette ai bambini di giocare a contatto con la natura, nonostante l’assenza di un parco giochi.

Le famiglie possono sfruttare le aree pic-nic per sostare brevemente e per godere di una magnifica vista, composta dalle alte pareti rocciose a strapiombo sui sentieri boschivi e dall’acqua limpida del torrente che contorna l’intera area.

Una delle attività da non mancare con i propri bambini è la passeggiata all’ombra dei maestosi alberi del bosco, da fare leggendo i cartelli che identificano la flora e la fauna del parco, nonché alcuni cenni geologici sulle montagne che fanno da sfondo.

Scoprire le Grotte di Oliero coi bambini: tutti i consigli

Sicuramente, la parte più bella dell’intera visita è la scoperta delle grotte, il vero e proprio pezzo forte della località: l’entrata è fatta da un piccolo e ripido sentiero, all’ombra di enormi pareti rocciose che lo circondano e che permette ai turisti di accedere alle prime due grotte, il Covo degli Assassini e il Covo Delle Sorelle.

La prima viene ricordata per essere stata l’antica fonte dell’acqua dell’altopiano di Asiago, ma anche perché al suo interno sono stati ritrovati dei resti preistorici. La seconda è totalmente asciutta e viene chiamata così in onore delle figlie di Alberto Parolini, speleologo italiano al quale è stato dedicato anche il Museo di Speleologia e Carsismo che si trova nello stesso parco.

Proseguendo il percorso, ci si imbatte nel Covo dei Siori, attrattiva da visitare con i bambini perché la si esplora su di una piccola barca in legno, accompagnati dalle guide che forniranno cenni storici e naturali.

Per accedere a tale grotta, si dovrà abbassare la testa per entrare in una cavità piuttosto buia e fredda ma, una volta che gli esperti avranno acceso le loro torce, si potrà osservare lo spettacolo delle cascate di stalattiti e stalagmiti, panorama che sicuramente rimarrà impresso nella mente dei bimbi.

Il tour si conclude con il Covo dei Veci, totalmente sommersa e non visitabile dai turisti: la visita, infatti, si limita all’entrata e alla spiegazione che, anticamente, la grotta era un’ulteriore sorgente del fiume Oliero.

Ultima attrazione, ma non come importanza, da visitare all’interno delle Grotte di Oliero è il Proteo, antichissimo e rarissimo fossile vivente, in particolare un anfibio che vive solamente in Slovenia ma che Parolini provò a far riprodurre nella sua grotta.